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Matrimonio civile a Palazzo Cavalli, Venezia capitale dell'amore

Matrimonio civile a Palazzo Cavalli, Venezia capitale dell'amore

E dopo le nozze, il sontuoso ricevimento in un palazzo veneziano. L'antica Repubblica Marinara è sempre più il teatro ideale per sposarsi.

Il cielo era minaccioso e la pioggia è caduta ma l'amore non conosce ostacoli. Due nuove anime hanno scelto Venezia per giurarsi fedeltà eterna. In una poco estiva giornata di fine luglio è stato celebrato un matrimonio civile a Palazzo Cavalli, con i due protagonisti ansiosi di cominciare finalmente la loro nuova vita insieme. “Considero queste nozze uno dei migliori eventi realizzati da un punto di vista scenografico e organizzativo” racconta soddisfatta Laura Maggiolo, una delle titolari della Brilliant Wedding Venice, “l’incontro con questa speciale coppia è avvenuto sette mesi prima la data delle nozze. Abbiamo girato insieme per giorni a Venezia senza trascurare nessuna possibilità. Gli sposi erano molto entusiasti e interessati a visionare tutti gli spazi possibili. Io d'altra parte non volevo che nulla restasse al caso. Posso dire che abbiamo davvero setacciato l’intera città, ammirando affascinanti saloni di palazzi storici, terrazze con vista mozzafiato sul Canal Grande e giardini fioriti. Valutate bene tutte le opzioni, hanno scelto di celebrare le nozze nell’antico Palazzo Cavalli e fare un ricevimento in grande stile nel salone del Ridotto all’hotel Monaco & Grand Canal, distanti poco più di cinque minuti a piedi l'uno dall'altro”.

Un'agenzia matrimoniale può (e deve) pensare a tutto. C'è un solo elemento con cui “è difficile dialogare” in caso di mal parata e si può al massimo tamponare/rimediare: Madre Natura. Dovesse piovere o peggio, la data del lieto evento non può certo essere spostata. Accadeva ad Annie (Kimberly Williams) e Brian (George Newbern) nella divertente commedia Il padre della sposa (1991, di Charles Shyer), con la neve improvvisamente caduta la mattina stessa delle nozze nell'assolata California, è successo anche nel suddetto giorno prescelto, con un cielo più adatto (tanto per restare in tema) a qualche scenografia di Tim Burton che non a un matrimonio estivo. Ma come si suol dire in questi casi, the show, anzi the wedding must go on. E così è stato. I due sposi si sono preparati rigorosamente a distanza, e al momento giusto d'imbarcarsi verso Palazzo Cavalli, hanno preso anche il fondamentale ombrello. Qualche brivido appena di freddo, subito rientrato con il calore dell'amore. Lui, elegante con cilindro grigio e bastone da lord inglese. Lei, con bouquet di rose rosse, lunghi orecchini in tinta e giarrettiera (bianca).

Superato anche l'ostacolo del “se qualcuno ha qualcosa da dire”, ci si può rilassare e ai neo-sposini tocca la consueta pioggia (questa volta gradita) di riso. Non solo due cuori che si uniscono. Il matrimonio ha avuto anche un terzo protagonista. Come un menestrello d'epoca rinascimentale infatti, ad allietare i presenti per tutta la durata della cerimonia e del ricevimento nel lussuoso Hotel Monaco & Grand Canal, ci ha pensato il talentuoso Sokol Prekalori, presentatosi in elegante frac bianco, e supportato durante il pranzo da altri elementi “classici”. Una performance la sua davvero emozionante, capace di aggiungere ulteriore pathos nella già ricca dimensione sentimentale. Cambiata sede ma rimasti sempre affacciati sulla principale via acquea veneziana, una volta raggiunto l'albergo, la festa è subito entrata nel vivo (del gusto) con un aperitivo standing accompagnato da musica lounge. È poi arrivata l'ora del pranzo nell'elegante Salone del Ridotto. Un unico tavolo a forma di U con centrotavola mozzafiato. Una cerimonia che ha visto il susseguirsi/alternarsi di più originali momenti: uno spettacolo di magia di un prestigiatore professionista e un tenore “calatosi” nell'atmosfera direttamente dall'alto della balconata. A fine ricevimento inoltre, un degno duetto tra Sokol e il pianista. Non esiste cerimonia nuziale che non preveda una session fotografica. E dopo i primi scatti a zonzo per calli e callette, come atleti olimpionici alla fine della vittoriosa maratona, hanno fatto il loro trionfale ingresso a Palazzo Ducale.

A dispetto di una movida non certo paragonabile alle più blasonate (sotto questo aspetto) Barcellona, Berlino o Londra che sia, Venezia ha la capacità di trasformare in magia qualsiasi momento, ovunque ci si trovi. Ed è così che concluso l'ultimo ballo, degustata l'ultima specialità e issato l'ultimo calice, l'intera truppa matrimoniale si è trasferita in massa sull'isola del Lido di Venezia, destinazione il lussuoso hotel Excelsior. Un tragitto in barca attraverso la laguna veneta approdando nella darsena dove sbarcano tutte le grandi star hollywoodiane quando è di scena la Mostra del Cinema. Sfidando dunque un'estate come non si vedeva da anni, si è passati dall'atmosfera “canalesca” di Venezia allo scenario aperto del mare Adriatico per un ulteriore aperitivo salmastro, rinunciando però, proprio a causa delle bizze di Giove Pluvio, a goderselo sulla terrazza. Tutto questo per festeggiare (a sorpresa) i fatidici 40 anni appena compiuti del testimone della sposa, insieme a una soffice torta a più piani e buffet di frutta. L'amore dopo tutto non è solo ricevere, è anche dare. Ed è stato davvero un originale e dolce pensiero quello da parte dei neo-marito e moglieil voler terminare così il proprio giorno. Lunga vita all'amicizia e all’amore.

 

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